Il quarto romanzo, pubblicato nel 2010 dal titolo La gabbia di pizzo d'oro : Il mito del Kosovo come il destino e la vita, con tutte le sue specificità locali e nazionali all'inizio del Novecento, tra le rovine del vecchio tempo e la tentazione verso il secolo nuovo, la schiavitù sotto i turchi, il terrore di albanesi e, l'espansione culturale e politica della Serbia, è il principio del romanzo di Branislav Jevti c - La gabbia di pizzo d'oro. Nel centro di questa insolita tessitura, tra le emozioni e antichi conflitti storici si è nidificato un amore destinato e romantico. Scrivendo di Kosovo e Prizren, Jevtic riesce a ravvivare inconsueto e ricco ventaglio caratterologico dei personaggi, partendo da famosi commercianti di Prizren, da vigili di fuoco, gli ultimi schiavisti, i monaci, gli aiducchi.... fino a Buffalo Bill, e tutti coloro che hanno avuto il ruolo nell'episodio della propria vita in questo romanzo dinamico e intrigante.

L'eroina principale, proveniente dalla vecchia famiglia serba di orefici, simbolizza Kosovo come il cuore della Serbia, a cui propongono il matrimonio gli pretendenti di tutte le nazioni che, insieme costituiscono il conglomerato etnico di Kosovo. La sua mano meriterà colui che proporrà la culla più lussuosa. In lei si confrontano l'amore e gli interessi altrui e per ciò, la soluzione drastica è inevitabile, perché tutto, a parte la liberta del pensiero, per l'eroina è la schiavitù, anche se quel tutto fosse incatenato di oro.

La storia è il modello inesauribile dell'espressione di emozione del presente, e il presente è quel istante che deve trovare il suo riflesso nel tempo remoto. Però, non bisogna dimenticare che, il passato ci può insegnare fino a quando ci da le risposte sulle domande sulle quali il presente non può o non vuole darci. Alla maggior parte di quelle domande essenziali, Branislav Jevti c riesce a trovare le risposte nella metafora del passato e nei giorni tragici odierni.

 


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